Biscotti

domenica 31 dicembre 2023

Invenzioni di fine anno


 

 

 

Buon 2024!

mercoledì 6 dicembre 2023

C'era una volta un piccolo angelo.

 Fonte video


Hai 22 anni, una vita davanti. Sei ad un passo dalla laurea, con una tesi in ingegneria biomedica già consegnata. Hai appena iniziato a frequentare la Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia. Insomma, tra i sacrifici della tua famiglia ed il tuo impegno personale sei in anticipo sui tempi. Sei una persona altruista, non sei come i tanti menefreghisti che ci sono in giro. Hai dovuto subire la perdita della madre l'anno prima, ed hai preso in mano quello che potevi. Stai per raggiungere quel traguardo che ti porterà ad una nuova fase ... finché un estraneo, per un suo rivoltante capriccio, decide di portarti via tutto, a partire dalla vita.
In memoria di Giulia Cecchettin e di tutte le altre vittime di femminicidio.

lunedì 20 novembre 2023

domenica 12 novembre 2023

This is not Sparta - 300 deaths multiplied by a thousand

Da Ansa-17.12.22: "Vladimir Putin è disposto ad accettare la morte o il ferimento di 300.000 soldati russi, tre volte le perdite di Mosca sinora. Lo ha detto un paese membro della Nato al New York Times".




fonte immagine
Un momento di carità cristiana per i morti di entrambe le parti ...

mercoledì 1 novembre 2023

Ma che Five, ma che Five ...


Tutti amici alla Mediasex, em, Mediaset ...

domenica 15 ottobre 2023

giovedì 5 ottobre 2023

Nakhicevan e Nagorno-Karabakh

 


Fonte immagine
Tutti i telegiornali hanno riportato l'aggressione azera al Nagorno-Karabakh, con la consueta coda di violenze e ruberie, e di pulizia etnica, visto che la popolazione armena (da più di due millenni) sta fuggendo terrorizzata.
Meno noto è il fatto che gli azeri avevano già "ripulito" etnicamente un'altra regione armena, il Nakhicevan. Al pari del Nagorno-Karabach era stato conteso tra Armenia ed Azerbagian dopo il 1918, ma Stalin, dopo che l'Unione Sovietica, che aveva inglobato i due stati, diede ragione al secondo in entrambi i casi.
E proprio per il fatto che il territorio fosse meno montuoso del Nagorno-Karabakh fece si che gli azeri più facilmente riuscissero a cacciar via gli armeni dalle proprie case, continuando così i crimini di Stalin. E così, se all'inizio del Novecento gli armeni del Nakhicevan erano ancora il 60% della popolazione, attualmente sono lo 0%: gli ultimi sono stati cacciati via dagli azeri durante il conflitto del Nagorno-Karabakh. Senza che nessuno dicesse nulla.
E adesso, come detto prima, le truppe azere hanno annullato quel che restava della repubblica autonoma del Nagorno-Karabakh, riconosciuta solo da tre stati non appartenenti all'O.N.U.
Le "forze di pace" russe in zona non hanno mosso un dito, neppure dopo avere perso 6 uomini; teoricamente, l'Armenia sarebbe un'alleata della Russia, in quanto aderente all'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (OTSC), che ha rimpiazzato il vecchio Patto di Varsavia, ma non è stata difesa dall'alleanza durante le guerre con l'Azerbagian (che di quella alleanza non fa più parte), per cui anche l'Armenia progressivamente si va allontanando da quella alleanza, per esempio non ospitando più le sue esercitazioni.
Il dittatore dell'Azerbagian, Ilham Aliyev, sostenuto dal dittatore turco Erdogan e per giunta molto vicino al nostro paese, da tempo definisce l'Armenia come "Azerbagian Occidentale", e la capitale Yerevan come "storicamente azera".
La prossima tappa potrebbe essere l'annessione della provincia meridionale armena del Syunik, per collegare il territorio azero al Nakhicevan.
Tre stati finora hanno fatto sentire la propria voce in difesa dell'integrità territoriale armena: l'Iran, la Francia, che sta inviando aiuti militari all'Armenia, e gli Stati Uniti, che hanno tenuto di recente una esercitazione congiunta con l'Armenia, che stanno inviando aiuti umanitari e che si vanno mano a mano sostituendo alla Russia.
Comunque, come già successo in passato, anche stavolta nessuno farà niente, a meno di scenari alla Saddam Hussein.
Non resta che ricordare la voce di colui che si scagliò contro gli azeri dopo dei pogrom antiarmeni a Baku, capitale dell'Azerbagian, ed altre città dello stesso stato, ossia il grande cantautore di origine armena Charles Aznavour.

giovedì 14 settembre 2023

Medvedev battuto da Djokovic


 

 

Tennis: agli U.S. Open Djokovic batte Medvedev ...

martedì 18 luglio 2023

Se ne è andato Francisco Ibanez

 

fonte immagine

E tocca commentare una nuova scomparsa: sabato 15 se ne è andato :-( ad 87 anni il grande fumettista spagnolo Francisco Ibanez, noto per la serie "Mortadello e Filemone" (Mortadelo y Filemon), ma che in patria aveva creato anche altre serie ("El Botomes Sacarino", il "Senor Rompetechos", "Pepe Gotera y Otilio" ecc. ...), con una carriera ultradecennale.
Grandissimo autore dalla fantasia sconfinata, troppo poco conosciuto in Italia. Fu geniale l’edizione italiana sul “Supergulp” della Mondadori, con i protagonisti, Mortadello e Filemone, che lavoravano per la S.C.A.R.S.I. (Supremo Corpo Adibito a Rimozione Spie Internazionali), con Bacterio che diventava Kornibus, ecc.
Oltre che su carta, i due scalcagnati agenti segreti erano apparsi in una serie di cartoni animati, ed ultimamente pure in tre film, due con attori in carne ed ossa ed uno con animazione in 3D.


 

fonte immagine

mercoledì 5 luglio 2023

Se ne è andato El Pasador

Il 20 giugno ci ha lasciati il maestro Paolo Zavallone (vero cognome Zavalloni), più noto come El Pasador, direttore d'orchestra, compositore, cantante, noto per le sigle iniziali di "Non Stop" (1 edizione) e "La Sberla" (2 edizioni, la sigla della seconda era il brano "Kilimangiaro"), ma anche per altri brani, come "Amada mia amore mio", inserita da Woody Allen in un suo film del 2012, "Bamba Dabam" e "Mucho Mucho", qui sopra; come Paolo Zavallone aveva prodotto musica orchestrale, ad esempio "La donna dei sogni".

venerdì 30 giugno 2023

Attacco omicida a Kramatorsk

 


 fonte immagine

Mercoledì 28 giugno un missile russo, pare guidato dalle informazioni di una spia, ha colpito un ristorante affollato a Kramatorsk, uccidendo almeno 11 persone, tra cui una ragazza di 17 anni e due gemelle di 14, Yulia ed Anna, presenti nella foto qui in alto.
La notizia nel sito Ansa, nella pagina di Avvenire, Open, FanPage.

La bestialità di chi di crimini di guerra ne aveva già per due vite non ha bisogno di commenti. Commenti si sono invece avuti sui canali Telegram russi, con messaggi di odio la cui ferocia, ignoranza e stupidità si spingevano talmente al largo da oltrepassare i confini della razza umana; la cosa era stata riportata da Anton Gerashchenko in un post su Twitter, ma da oggi la visibilità di Twitter sembrerebbe ristretta ai soli iscritti (rimane per ora la cache); se ne accenna anche su Reddit; non vi riporto direttamente tutti i commenti, che non sembrano nemmeno usciti da uno Stato europeo, basti sapere che si inneggia alla morte dei cittadini ucraini, sbandierando le solite accuse di nazismo e simili, adoperate nello stesso modo generalizzatore e fanatico tipico del razzismo e dello stesso nazismo, affermando la necessità di uccidere tutti gli ucraini "partendo dai bambini" e qui mi fermo.
Quando una classe dirigente è espressione di un paese.

lunedì 12 giugno 2023

La scomparsa di Silvio Berlusconi

Fonte immagine
Il 12 giugno 2023 ci ha lasciati l'imprenditore e politico Silvio Berlusconi; per una panomamica sulla sua figura si possono consultare non solo la pagina di Wikipedia, ma anche il sito Newsline.

 

 

 

La scomparsa di Tina Turner

Il 24 maggio 2023 ci ha lasciati in Svizzera la cantante Tina Turner, grande artista la cui carriera è durata dal 1958 al 2009.
Tra i brani da ricordare "Simply the best", "Typical male", "We don't need a another hero", "Private dancer" ed altri.

martedì 23 maggio 2023

Il Pappamondo

 


Senza commento.

martedì 25 aprile 2023

Mariupol

Mariupol, detta anche in italiano, Mariopoli, fu fondata nel 1778 e cresciuta grazie anche all'arrivo di popolazione greca proveniente dalla Crimea. Inizialmente (1778-79) si chiamava Pavlovs'k, e dal 1948 al 1989 (fino alla caduta del blocco orientale quindi) fu ribattezzata Zdanov, per poi riprendere il vecchio nome. Era la terza città dell'Ucraina per popolazione.
Siamo in una zona che l'Unione Sovietica, dopo avere sterminato gli ucraini durante l'Holodomor, ripopolò con coloni russi. La vicina città di Tahanrih è stata direttamente annessa alla Russia con la sua provincia nel 1925, e ribattezzata Taganrog.
Già occupata dai nazisti nel 1941, Mariopoli è stata poi occupata dai russi, dapprima nel 2014 subito dopo il furto russo della Crimea, ma la città era stata ripresa, poi, dopo l'invasione putiniana di febbraio 2022, con una feroce battaglia conclusasi il 20 maggio 2022. La città, distrutta e spopolata, è stata inserita nel nuovo distaccamento coloniale moscovita, che ha iniziato la sua ricostruzione.
Bandiera di Mariopoli

fonte immagine
Mariopoli, città costiera sul Mar Nero, oltre ad avere un ruolo importante nel commercio del grano era nota per la produzione di acciaio e per l'ingegneria pesante; è stato nelle acciaierie Azov che si è conclusa la battaglia contro l'invasore.
In città abbiamo il Teatro dell'arte drammatica dell'oblast di Donec'k, la Torre Vecchia, il Museo delle tradizioni locali di Mariupol, e tra le chiese ve ne erano tante dedicate a Maria, in buona parte distrutte dal regime comunista nel 1934 e 1936, assieme alla chiesa cattolica costruita dalla comunità italiana.
A partire dal 1989 è iniziata la costruzione di nuove cattedrali, ma adesso sembra iniziato tutto daccapo, con lo stesso mostro coloniale stragista che continua a tornare ciclicamente, attraverso i secoli, come si è visto per esempio nel caso della Moldavia.



fonte immagine

martedì 4 aprile 2023

Caravelli (12.09.1930 - 01.04.2019)


Il 1° aprile era l'anniversario della scomparsa del grande maestro Caravelli (Claude Vasori).
EDIT: Ho aggiornato il post sulla scomparsa di Caravelli del 2019, il video ("Caravelli - Temptation") non era più visibile, ne ho inserito uno postato in rete da poco.

giovedì 23 marzo 2023

Mandato di arresto per Putin

 

Fonte immagine: Open

Il presidente russo Vladimir Putin è stato raggiunto da un mandato di arresto della Corte Penale Internazionale dell'Aja per la deportazione illegale in Russia di migliaia di bambini ucraini; stesso mandato di arresto anche per Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria del Cremlino per i diritti dei bambini (!). Putin adesso rischia l'arresto se mettesse piede in uno dei 123 Stati che hanno ratificato l'accordo col Tribunale, tra cui non ci sono però gli Stati Uniti e la Cina; quest'ultima ha anzi già protestato. Va ricordato che l'ex-presidente serbo Slobodan Milosevic, dopo un cambio di governo, venne consegnato alla Corte ...
Attenzione però: si sta indagando anche su altri crimini di guerra ...

lunedì 13 marzo 2023

Nuovi fotomontaggi

 

 


 Due nuovi fotomontaggi per sorridere un pò ...

venerdì 10 febbraio 2023

Giorno del ricordo 2023

 


Senato della Repubblica

Eventi e turismo in Friuli-Venezia Giulia

Una rosa per Norma Cossetto

Cognomi italiani slavizzati in Istria e Dalmazia

La lista degli oltre 1000 deportati ed infoibati di Gorizia

Pola città perduta ; "La città dolente" (1948) ; L'Arena di Pola

Giovanni Palatucci ricordato a Bologna

La Voce del Popolo: articolo 1  articolo 2
S'informano i gentili lettori che tenuto conto delle disposizioni dell'articolo 94 della Legge sui media elettronici approvata dal Sabor croato (G.U./N.N. 111/21) viene temporaneamente sospesa la possibilità di commentare gli articoli pubblicati sul portale e sui profili sociali La Voce.hr.

Unione Italiana  Italiani di Montenegro

C'era una volta la Venezia Giulia  Negazionisti trinariciuti

Tele Capodistria Radio Capodistria Tv Nova 1 Tv Nova2

-------------
Da https://it.wikipedia.org/wiki/Esodo_giuliano_dalmata :

Nel corso della riunione del consiglio dei ministri del 12 novembre 1866 l'imperatore Francesco Giuseppe delineò compiutamente in tal senso un piano di ampio respiro:
«Sua Maestà ha espresso il preciso ordine che si agisca in modo deciso contro l'influenza degli elementi italiani ancora presenti in alcune regioni della Corona e, occupando opportunamente i posti degli impiegati pubblici, giudiziari, dei maestri come pure con l’influenza della stampa, si operi nel Tirolo del Sud, in Dalmazia e sul Litorale per la germanizzazione e la slavizzazione di detti territori a seconda delle circostanze, con energia e senza riguardo alcuno. Sua maestà richiama gli uffici centrali al forte dovere di procedere in questo modo a quanto stabilito.»

(Francesco Giuseppe I d'Austria, consiglio della Corona del 12 novembre 1866[6][7].)

Questi furono gli effetti di tale editto tra il 1866 ed il 1918:

  1. espulsioni di massa (oltre 35 000 espulsi dalla sola Venezia Giulia nei soli primi anni del Novecento, fra cui moltissimi provenienti da Trieste. (…)
  2. deportazione in campi di concentramento (un numero oscillante fra 100 000 e 200 000, a seconda delle stime, di deportati durante la prima guerra mondiale, (…);
  3. impiego di squadracce di nazionalisti slavi nell'esercizio massivo della violenza contro gli Italiani con innumerevoli atti di violenza, attentati, aggressioni, omicidi ecc. Queste azioni incontrarono spesso la sostanziale tolleranza delle autorità o comunque non furono represse con efficacia;
  4. repressione poliziesca;
  5. immigrazione di slavi e tedeschi nei territori italiani favorita dalle autorità imperiali, per favorire la progressiva "sommersione" degli autoctoni Italiani;
  6. germanizzazione e slavizzazione scolastica e culturale (chiusura delle scuole italiane, cancellazione della toponomastica ed onomastiche italiane, proibizione della cultura italiana in ogni sua forma: fu molto grave in particolare la questione scolastica in Dalmazia);
  7. privazione o limitazione dei diritti politici (le elezioni in Dalmazia videro pesantissimi brogli a favore dei nazionalisti slavi; comuni retti da Italiani furono sciolti dalle autorità austriache ecc.);
  8. limitazione dei diritti civili (scioglimento d'associazioni politiche, culturali, sindacali, persone arrestate o condannate per futili motivi ecc.), formalmente motivata spesso dal pretesto della lotta all'irredentismo;
  9. cancellazione degli antichi enclavi italiani in territori "nevralgici", ad esempio vedasi i pogrom anti-italiano di Innsbruck di inizio 1900 contro negozianti e studenti di lingua italiana (Fatti di Innsbruck).
----------------------------
------------------
------------
--------
-----
---
--
-


martedì 24 gennaio 2023

martedì 17 gennaio 2023

Attacco omicida a Dnipro

fonte immagine
Sabato 14 gennaio 2023
un attacco missilistico russo ha deliberatamente colpito la città di Dnipro, sopra Zaporizzja, con un bilancio di almeno 44 morti, se non di più, compresi bambini e minori, attacco rivendicato apertamente da Vladimir Putin. Nell'obbiettivo civile codardamente abbattuto vivevano non militari ma gente comune che il regime russo ha prima costretto alle ristrettezze della guerra e poi eliminato. Una delle vittime è stata ricordata dal Ministero per gli Affari Interni dell'Ucraina.
Nel frattempo, tra le tante cose, in quel che rimane di Mariupol l'ospedale è riservato ai militari russi, vietato ai civili. La politica di Putin prosegue nonostante le perdite.


venerdì 13 gennaio 2023

Lettori fissi

Archivio blog