Biscotti

giovedì 31 marzo 2022

L'Ucraina mangiata dai russi

Nei precedenti articoli abbiamo visto il modus operandi della Russia nel corso dei secoli: nazione continentale, per ottenere tutti gli sbocchi al mare possibili ha occupato intere nazioni, iniettando coloni, deportando gli abitanti autoctoni, proibendo le lingue locali, facendo largo uso dello stato di polizia, quando non, in passato, causando carestie.
Abbiamo visto i casi di Finlandia e Carelia, Livonia, Crimea, ma si potrebbero citare anche Estonia, Lettonia e Lituania e tanti altri. Ma il caso più purtroppo in vista è attualmente l'Ucraina.



Nel 1917, con la dissoluzione dell'Impero Russo, anche l'Ucraina cercò la propria indipendenza, con l'intenzione di porre i propri confini secondo il confine etnolinguistico, che vediamo in questa cartina di Wikipedia:









Una dettagliata cartina del periodico "Limes" spiega le cose ancora più in dettaglio.
Purtroppo le cose volsero al peggio, ed i bolscevichi, conquistata l'Ucraina, le imposero dei confini settentrionali ed orientali più ristretti, e prendendosi un ulteriore distretto nel 1924. La folle e criminale politica di collettivizzazione causò nel 1932-1933 milioni di morti in Ucraina, un vero e proprio olocausto, l'Holodomor (non ancora riconosciuto ufficialmente dal nostro paese). C'è chi parla di "ucrainofobia" di Stalin. A sostituire gli sterminati debbono essere arrivati coloni russi, visto l'arretramento del confine etnico ucraino.
Morto Stalin,
Nikita Chruščëv non aveva la stessa paranoia anti-ucraina, tanto da assegnarli la Crimea nel 1954.
Nel 1991 l'Unione Sovietica finalmente crolla, e l'Ucraina è tra gli stati che diventano indipendenti. Dal 2010 al 2014 è presidente il filorusso
Viktor Janukovyč, poi cacciato da una rivolta popolare, il 22 febbraio 2014.
Dal 26 febbraio 2014 la Russia invade la Crimea e la annette senza colpo ferire, e contemporaneamente il prezzo del gas russo fornito all'Ucraina passa da 50 a
230 dollari per 1000 m³.
Il 24 febbraio 2022 le truppe russe invadono l'Ucraina per ordine di Vladimir Putin, pensando di poter rimettere al potere
Janukovyč in pochi giorni, ma l'Ucraina stavolta resiste. Ma appare evidente come la Russia prosegua l'opera iniziata nel 1922 e 1924, continuando ad erodere l'Ucraina da est, quando un tempo pure parte del Caucaso ed altri distretti erano in zona ucraina. La Russia punta a collegare la Crimea con il Donbass (confinante con l'area annessa nel 1924), annettendosi il sud dell'Ucraina, dove già sono arrivati sindaci-fantoccio ed i rubli, in attesa delle tv russe e degli ennesimi coloni. Insomma, la Russia ha accelerato le linee di assimilazione etnica già stabilite un secolo fa, anche se nel frattempo la loro vittima preferita si era resa indipendente e democratica, ma per loro saranno dettagli. Tutto per monopolizzare le coste settentrionali del Mar Nero (e prendersi un paese con grandi risorse naturali).
Nel frattempo qualche milione di Ucraini è già scappato dal paese, e molti forse non torneranno.
Ma anche tanti cittadini russi stanno scappando dalla Russia, sempre più precipitata verso la dittatura ed il regime poliziesco (molto eloquente la chiusura della Novaya Gazeta); se ne vanno in particolare gli intellettuali, che più difficilmente possono essere insolfanati da chi, privo della cultura necessaria per guidare un paese, replica meccanicamente politiche espansionistiche vecchie di secoli già sconfitte dalla Storia.

martedì 22 marzo 2022

I Tartari di Crimea vittime della Russia

fonte immagine
I Tartari (o Tatari) di Crimea sono un popolo dalla lunga storia, che avrebbe potuto avere una svolta nel 1917, come per altre nazioni. Dopo l'annessione della Crimea alla Russia nel 1783, questa popolazione aveva cominciato un lungo esodo, per sfuggire all'oppressione, venendo rimpiazzata da coloni russi. Da fine ottocento era iniziata una rinascita culturale tatara, e nel 1917, durante la Rivoluzione Russa, fu proclamata la Repubblica di Crimea, mentre più a nord sorgeva la Repubblica Ucraina di Kiev. Ma già nel 1918 arrivarono i bolscevichi, che fucilarono il presidente della Crimea e la riannessero alla Russia.
Nel 1921 fu istituita la
Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Crimea. Seguì nel 1921-22 una carestia causata dalla politiche bolsceviche, che falcidiò la popolazione, in Ucraina come in Crimea. Arrivarono poi la repressione staliniana (1937), l'occupazione nazista (1941) e una odiosa deportazione staliniana dei Tartari di Crimea nel 1944, nel corso della quale morì buona parte della popolazione. Nel 1945 la repubblica autonoma fu soppressa.
Nel 1954 la Crimea fu assegnata all'Ucraina da
Nikita Chruščëv. Nel 1956 non fu permesso ai superstiti di ritornare, come invece concesso ad altri popoli vittime delle deportazioni; si dovette aspettare il 1989, con la dissoluzione dell'impero sovietico.

Ritornarono circa 250mila persone, con il problema che tante case erano già occupate (dai russi), e bisognava ricreare una propria presenza. Nel 1991 venne creato
un sistema di autogoverno nazionale dei Tatari di Crimea.
Ed arriviamo al 2014: la Russia sta occupando la penisola per l'ennesima volta. I Tartari di Crimea sono a favore dell'Ucraina, non ne vogliono sapere di tornare sotto i russi. Nei villaggi abitati dai tartari arrivano allora degli uomini armati a sparare colpi di mitraglietta per aria, tanto per dare un messaggio: si sta svolgendo un referendum-farsa per annettere la penisola alla Russia, e gli autoctoni non debbono interferire. Cosa succede dopo?
Viene descritto in questo appello:
"
È iniziata la seconda ondata ibrida di deportazione dei tartari di Crimea e un cambiamento artificiale nella composizione demografica della penisola.
Ha toccato i seguenti settori: politica, religione e cultura dei tartari di Crimea.
I più significativi sono:
- bandire il Mejlis del popolo tartaro di Crimea;
-  repressioni sistemiche;
- persecuzioni e violazioni dei diritti dei tartari di Crimea che si sono opposti all'aggressione armata della Russia.
Migliaia di tartari della Crimea hanno dovuto lasciare le loro case e trasferirsi nell'Ucraina continentale".
Tutto intero, l'appello si trova a questo indirizzo.
Si è parlato finanche della sparizione di intere famiglie. Si stima che tra i 15mila e 30mila Tartari di Crimea se ne siano andati. Un quadro esauriente della situazione si trova in questo articolo.
Per la cronaca, in Crimea esiste anche una piccola minoranza italiana, passata per stragi e deportazioni come le altre minoranze in Russia, tanto che adesso rimangono circa trecento persone.
EDIT: a proposito di italiani, un collegamento al Dantedì 2022.

martedì 15 marzo 2022

Bugie e verità sull'Ucraina


fonte immagine
Questa è l'immagine di una coraggiosa giornalista russa che ha dimostrato, rischiando del proprio, che una propaganda menzognera non può intaccare tutte le menti. Oltre a questo intervento in diretta nel maggior telegiornale di Stato ha rilasciato un video nel quale afferma:
"
Quello che sta succedendo ora in Ucraina è un crimine e la Russia è il paese aggressore. La responsabilità di questa aggressione ricade sulla coscienza di un uomo, e quell’uomo è Vladimir Putin".
Che la propaganda del Cremlino sia in malafede è evidente per tutti (o quasi tutti), tanto che un blog ha appena stilato un elenco delle bugie raccontate da parte russa negli ultimi mesi. Vi riporto alcune parti dell'articolo che è davvero da leggere:
"
Ecco una lista, in periodico aggiornamento grazie agli amici di VentoInternazionale, di tutte le affermazioni, contro affermazioni, bufale minacce e prese in giro pronunciate dalla leadership russa nell'ultimo mese e variamente riprese dai suoi sgherri occidentali nei loro miserrimi tentativi di dare giustificazione e spiegazione alla guerra del loro dittatore preferito.
Come potete ben vedere hanno detto TUTTO e esattamente il contrario di TUTTO.(...)
1-    Sono solo esercitazioni
2-    Le esercitazioni NATO sono una provocazione
(...)
11- L’Ucraina è uno strumento delle lobby giudo-globaliste (ma non erano nazisti?).
(...)
41-  NON ABBIAMO MAI ATTACCATO L’UCRAINA (Lavrov è riuscito pure a dirla senza ridere!)
(...)".
Tutto il resto su ombrone.blogspot.
E se ne troverebbero altre da dire ...


mercoledì 9 marzo 2022

Czarenstein

 


Si scopron le tombe si levano i morti ... degli anni quaranta.
Due settimane di guerra.

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