Biscotti

martedì 27 settembre 2022

Lavrov e le elezioni


 

E così anche Sergey Lavrov si interessò di elezioni ...
Tornando seri, mentre nell'Ucraina occupata si svolgevano referendum-farsa come a suo tempo in Crimea (in Italia invece le elezioni erano vere), le truppe ucraine avanzano ...

mercoledì 21 settembre 2022

Rifondazione Mesozoica, sogni mostruosamente mostreschi.

 


 

Ci avviciniamo alle elezioni, ed allora, vi presentiamo un programma elettorale:

Vota Rifondazione Mesozoica, per un nuovo miracolo Triassico.

post originale:

RIFONDAZIONE MESOZOICA: Theropoda Blog scende in campo!

Si attende la lista centrista di Trinocodonti ed Anfidonti.

lunedì 12 settembre 2022

Il Kazakistan prossima vittima della Russia?


Finalmente le forze armate ucraine stanno avendo successo nella loro controffensiva: in pochi giorni sono stati liberati paesi e città tra cui Izyum, Kupiansk, Balakliya e Shevchenkove; si combatte sino alla periferia di Donetsk, tanto che il presidente della autoproclamata repubblica sarebbe fuggito, seguito dai suoi in fila indiana. Esiste anche una mappa animata. Addirittura non si sa più dove mettere i prigionieri di guerra russi.
In Russia deve regnare un certo malcontento, tanto che, informa il sito "Today", "
questa settimana il municipio di San Pietroburgo ha mandato una formale richiesta alla Duma di arresto per tradimento contro Putin".
Deve regnare anche un certo nervosismo, visto un post apparso sui canali "social" del sempre più incredibile ex presidente russo-putiniano Dmitri Medveded, dove si affermava che Georgia e Kazakistan sono "stati artificiali", creati dalla Russia e che andrebbero riannessi (loro ed altri).
Se sulla Georgia, che meriterebbe un post a parte, si può dire che ha una antica tradizione, più della Russia, il Kazakistan (che in italiano è stato anche detto Cazacchia) è stato pure accusato di genocidio del popolo russo, altra bufala già sperimentata per il Donbass.
La colpa del messaggio, rimosso non si sa se per ripensamento o per ordini superiori, è stata data a fantomatici hacker, ma nessuno ci crede. Vale la pena ricordare che in aprile un altro messaggio fu frettolosamente rimosso: si trattava del
l’Assemblea legislativa della Regione di Krasnoyarsk, vasta regione siberiana, che intendeva espropriare i prodotti agricoli dell’area occupata di Cherson (cosa che ricorda l'Holodomor qui sotto citato).
Come si ricorderà, anche per l'Ucraina i russi affermano in malafede come non sia mai esistita. Allontanandosi da dichiarazioni scollegate dalla realtà, bisogna ricordare il vero genocidio, l'Holodomor, una carestia artificiale provocata da Stalin con requisizioni di grano, a cui si aggiungevano deportazioni, fucilazioni e proibizione per i contadini di emigrare nelle città, lasciandoli a morire di fame per strada. Come riporta Wikipedia, "negli anni quaranta Stalin disse al primo ministro inglese Winston Churchill che erano stati messi sotto accusa 10 milioni di kulaki, e che "la gran massa era stata annientata", mentre circa un terzo era stato mandato nei campi di lavoro". Nel 1932-33 questa politica criminale fece milioni di morti in Ucraina, Kuban, Russia meridionale e Kazakistan.
In quest'ultimo paese le collettivizzazioni forzate portarono ad 1,5 milioni di morti, un terzo della popolazione, addirittura morì il 70% dei bambini; 340.000 persone emigrarono nei paesi confinanti.


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I kazaki dal 60% passarono al 38% degli abitanti nella loro stessa repubblica, rimanendo una minoranza fino agli anni Novanta. Questa strage viene chiamata anche "Genocidio di
Goloshchyokin", dal nome di Filipp
Goloshchyokin, colui che portò il modello sovietico in zona. Giusto per ricordare chi ha compiuto il genocidio, anche se, senza vergogna, si afferma che i genocidi siano i kazaki.
Naturalmente anche qui come dovunque arrivarono coloni russi, nel nord del paese:
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Ora, il sito "L'Indro", riguardo il sopracitato attacco di Medveded riporta: "
(...) in precedenza i suoi politici e cittadini comuni avevano ripetutamente sentito cose del genere dalle labbra di altri alti ranghi della Russia funzionari e parlamentari. (...) basterebbe citare un solo nome: Vladimir Putin" e così via, tra ordini di Putin ai kazaki di servire gli interessi russi e politici russi che definiscono lo stato kazako "un regalo della Russia e dell'Unione Sovietica" ed i kazaki "spazzatura" (come dicono i soldati russi agli ucraini entrando armi in pugno nelle loro case) e "senzatetto" senza diritti sulla propria terra, e via di razzismo, arrivando alla frase "rivendicazione territoriale diretta" sul Kazakistan.
In gennaio il presidente kazako Tokayev aveva chiamato le truppe russe a ristabilire l'ordine dopo una rivolta, ma dopo l'invasione dell'Ucraina ha cominciato a prendere le distanze, rifiutandosi di appoggiare l'annessione di Crimea e Donbass alla Russia. Tra le reazioni negative in Russia, riporta il sito asianews, c'è quella del
vice presidente della Duma di Stato, Konstantin Zatulin, che "ha velatamente minacciato che “se c’è amicizia e collaborazione, allora non sorgono questioni territoriali, altrimenti si può ripetere per il Kazakistan quello che è successo in Ucraina”", aggiungendo che la Russia blocca il gas kazako e il Kazakistan il carbone russo.
In Kazakistan si teme che la Russia possa invadere il paese ed annettersi come minimo il nord, e come massimo tutta la repubblica. E le dichiarazioni di Medveded sembrano replicare i giorni precedenti l'attacco all'Ucraina.

martedì 6 settembre 2022

La scomparsa di Mikhail Gorbaciov

 

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Martedì 30 agosto 2022 è morto MIkhail Gorbaciov, ultimo segretario (1985-1991) del Partito Comunista dell'Unione Sovietica e Presidente del Soviet Supremo, e quindi a capo dell'impero russo-sovietico, avviò con un certo coraggio la perestrojka e la glasnost, allo scopo di riformare lo stagnante sistema politico ed economico comunista ed introdurre una maggiore libertà di informazione e discussione.
Gli sforzi furono coronati dal successo solo parzialmente perché il sistema, oramai marcito, crollò letteralmente su sé stesso portando alla dissoluzione di URSS, Comecon e Patto di Varsavia senza colpo ferire.
Lo spartiacque fu la Caduta del Muro di Berlino, costruito nell'agosto 1961 dalla Repubblica Democratica Tedesca, che divideva in due la capitale della Germania, la parte occidentale dalla orientale. Il tutto avvenne tra 9 e 10 novembre 1989 e di lì a poco le due Germanie si riunificarono.
L'esercito russo continuò comunque a muoversi qua e là per l'URSS, anche per sedare sanguinosi disordini che andavano sorgendo.
A gennaio 1991 i carri armati russi invasero la Lituania, annessa con Lettonia ed Estonia durante la guerra, per sedare i moti indipendentisti, ma ottennero solo di provocare alcuni morti.
Ad agosto Gorbaciov fu arrestato all'interno di un tentato colpo di Stato, rapidamente fallito; il presidente della Russia, Boris Eltsin, abbandonato il PCUS, prese il posto di Gorbaciov, che a Natale 1991 si dimise.
L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche salutarmente si dissolveva, venendo rimpiazzata dalla Comunità degli Stati indipendenti, mentre gli stati del Baltico, dell'Europa centroorientale e della penisola balcanica potevano finalmente riunirsi all'occidente.
Nel 1999 muore, purtroppo, la moglie di Gorbaciov, Irina, per un tumore, ed accanto alla moglie lo statista è stato sepolto, nella semi-indifferenza delle attuali autorità russe, che lo ritengono responsabile della situazione attuale.
Situazione invece imputabile a quello che oramai è visto come uno stato mafioso, che cerca a tutti i costi, scollegato dalla realtà, di ritornare al passato, minacciando mezzo mondo: oltre all'annessione della Crimea ed alla scellerata invasione dell'Ucraina si teme attualmente per Moldavia, Georgia, Kazakistan, Serbia e Bosnia, mentre sembrano per adesso bloccate le minacce a Svezia, Finlandia, Lituania e Polonia. E mentre altri regimi autoritari di quell'ex-mondo, dalla Bielorussia all'Uzbekistan, continuano ad occupare gli onori delle cronache.



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