Il comico Gianfranco D'Angelo è morto ad 85 anni il 15 agosto 2021 (a Ferragosto come Max Greger). Da quando ero bambino era il mio comico preferito. Attivo in teatro
già dal 1963, era poi approdato in Rai, dove le due edizioni del
celeberrimo "Non stop" avevano inaugurato l'epoca dei nuovi comici;
D'Angelo partecipò alle due edizioni de "La Sberla" (19 milioni di
telespettatori), ed a seguire "Ma ce l'avete un cuore" (assieme a
Maurizio Micheli, tra gli altri) e "Signori, si parte".
Da
subito si nota la sua capacità di tenere il palcoscenico, ma non solo:
nella televisione di quegli anni, ricca di idee, si ritrova a far ridere
anche in scenette in cui non pronuncia una parola. Ricordo due scenette fisse dell'epoca, Il Commissario Giuggiola e La Famiglia Parapiglia.
Dopo
altre partecipazioni in Rai ed al cinema, dal 1983 compare su Italia 1 a
"Drive In", colonna della televisione privata, dove assieme ad Ezio
Greggio ed Enrico Beruschi regge le sorti di quello che è uno dei
maggiori successi della comicità televisiva. Oltre ai suoi monologhi
rapidissimi, D'Angelo si esibisce nelle imitazioni di Pippo
Baudo&Katia Ricciarelli, Raffaella Carrà, Piero Angela, Roberto
Gervaso&Marina Lante Della Rovere e Sandra Milo. Oltre a scenette a
schema fisso come Il Tenerone ed Ass Fidanken.
Non solo: assieme ad Ezio Greggio dà vita a delle comiche mute (o quasi), affiancate a quelle di Benny Hill e di Paul Hogan.
Terminato
"Drive In", Greggio e D'Angelo partecipano per una stagione al meno
riuscito "Odiens", ed alla prima edizione del clamoroso successo
"Striscia la notizia", poi D'Angelo si separa da Greggio e si inventa il
varietà "Televiggiù", in seconda serata su Italia 1, ma nonostante gli
sforzi suoi, di Alessandra Casella e di altri, il programma non è del
tutto riuscito e non decolla .
Nel
1992 anche D'Angelo, come Vianello&Mondaini, Maurizio Costanzo e
Gino Bramieri, interpreta il suo telefilm da mezz'ora, la sua sit-com
per Canale 5, "Casa dolce casa", assieme ad Alida Chelli, Enzo Garinei
ed alla figlia Daniela D'Angelo .
Negli
anni successivi D'Angelo torna a cinema e teatro, oltre che in Rai,
dove si troverà fianco a fianco con una delle sue vecchie "vittime",
Raffaella Carrà, che anzi reciterà con lui delle scenette nelle quali
lui è Diabolik e lei Eva Kant, oppure lui è Pavarotti e lei Nicoletta
Mantovani .
Una parentesi nel 1996, dove torna al vecchio mestiere partecipando al (non impeccabile) varietà "Retromarsh" di TeleMonteCarlo, assieme tralaltro all'altra figlia, Simona D'Angelo.
Degna
di nota fu la trasmissione televisiva della versione teatrale (1990)
del film "Niente sesso siamo inglesi", con la regia di Pietro Garinei e
Sandro Giovannini, dove Gianfranco D'Angelo interpretava lo sfortunato
protagonista.
Negli ultimi anni si era dedicato alla cucina, con un programma su Alice Tv, "Locanda D'Angelo".
Gianfranco D'Angelo ed il Covid 19.
Biscotti
martedì 31 agosto 2021
È morto Gianfranco D'Angelo
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